Le fantasiose ricostruzioni storiche di Di Maio e Renzi sono inaccettabili per chi si candida alla leadership del Paese. Nel 2011 la sinistra attaccava Silvio Berlusconi perché era contrario all’intervento militare in Libia e oggi lo attaccano per una guerra che hanno voluto loro. Allora fu il presidente francese Sarkozy a dare il via ai bombardamenti contro le truppe di Gheddafi nella speranza di stringere successivamente accordi commerciali, favorevoli alla Francia, con coloro che avrebbero preso il posto del Colonnello. Riscrivere la storia in base alle proprie convenienze politiche è da irresponsabili.
Migranti: da Di Maio e Renzi ricostruzioni fantasiose, intervento militare deciso dalla Francia
Concessioni demaniali: il governo è contro gli interessi degli italiani

Il governo ha impugnato la legge della Regione Liguria 25 del 10 Novembre 2017 ”Qualificazione e tutela dell’impresa balneare”.
Non solo l’esecutivo non è stato in grado di risolvere una questione, quella della tutela delle nostre imprese balneari da una sciagurata e fallace interpretazione della direttiva Bolkestein, che si trascina da anni, ormai. Oggi ha addirittura impugnato la legge della Regione Liguria che, almeno in quel territorio, aveva messo ordine nella materia proprio in assenza di un assetto nazionale.
Come si può chiedere ai nostri imprenditori di investire, assumere personale e credere nel futuro quando il tuo stesso Stato si schiera contro di te? Come ho già avuto modo di dire più volte e ci tengo a ribadire, quella della direttiva Bolkestein e della tutela delle nostre spiagge è una delle prime questioni che affronteremo, e risolveremo, una volta al governo. Ormai, e finalmente, tra pochi mesi.
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Bolkestein: FI, Rinvio è battaglia vinta. A Governo vinceremo guerra

Ryanair: braccio di ferro evidenzia fragilità sistema
Il braccio di ferro tra azienda e sindacati mette in luce le fragilità di un sistema debole con i forti e forte con i deboli, quelle milioni di piccole imprese vessate da fisco, leggi e burocrazia che a differenza di Ryanair non possono fare come vogliono. Al netto della questione sindacale in senso stretto non possiamo esimerci dal sottolineare che le compagnie low cost, come i giganti del web, nel momento in cui decidono di operare in un Paese, devono rispettarne le regole e non dettarle. Un mercato libero non può essere un mercato in cui il più forte si impone sui più deboli ignorando le regole dello Stato in cui agisce, ma deve essere un mercato in cui la libertà delle aziende più forti sia identica a quella delle più deboli.
Bolkestein: ennesimo brutto capitolo del “romanzo balneare” firmato Pd
Gran brutta trama, con giravolta a sorpresa, per lo sciagurato “Romanzo balneare” firmato Partito democratico. Prima approvano alla Camera un disegno di legge delega che, se licenziato anche dal Senato, metterà in ginocchio circa 30mila aziende a conduzione familiare mandando all’asta tutte le concessioni demaniali marittime in essere. Poi, depositano un emendamento al Decreto fisco che, nelle intenzioni, voleva prorogare da trenta a cinquant’anni una serie di licenze – ma non tutte -, salvando, forse, qualche migliaia di piccoli imprenditori. Infine, e qui i dem hanno superato il limite del grottesco, l’improvviso ritiro dell’emendamento. Una capriola che, di fatto, certifica una volta per tutte la confusione e soprattutto la non volontà politica di maggioranza e governo di difendere un comparto tra i più strategici del Paese. Un settore che, da solo, dà lavoro a oltre un milione di persone. Forza Italia non assisterà in silenzio a questo scempio, ma darà battaglia a palazzo Madama affinché il ddl delega non venga approvato.
Sicilia: Lunedì nero per Pd e M5s. Con centrodestra unito non ce n’è per nessuno
La vittoria di Musumeci, il risultato della coalizione che lo ha sostenuto, e di Forza Italia in particolare, sono l’ennesima conferma che quando il centrodestra si presenta unito, con un candidato convincente e un programma efficace, non ce n’è davvero per nessuno. Un risultato storico che è stato possibile raggiungere anche grazie a una rinnovata e straordinaria forza propulsiva di Silvio Berlusconi, che in Sicilia si è speso senza sosta per portare nuovamente i moderati alla vittoria. Un lunedì nero, invece, per tutti gli altri: Cancelleri porta a casa un sostanziale indebolimento del Movimento 5 Stelle; la sinistra divisa, invece, porta a casa sia la delusione dei risultati di Micari e Fava, sia la delusione che, anche se avessero corso tutti insieme con un unico candidato, non sarebbero comunque riusciti a vincere contro di noi. L’esito siciliano, non abbiamo dubbi, anticipa quel che avverrà alle Politiche del 2018. Ma bisogna prendere atto che esiste anche un’importante fetta del Paese che non riconosce nell’offerta politica tout court una valida risposta alle proprie istanze. In tal senso, per il centrodestra è imperativo cogliere quali siano le richieste non emerse e quelle rimaste inascoltate, e saper tradurle in proposte concrete e condivise. Ma come abbiamo appena dimostrato in Sicilia, l’impegno, l’unità, la determinazione e le proposte credibili di certo non ci mancano.
Violenza donne, Governo dimostri volontà di contrastare il fenomeno
La violenza contro le donne rappresenta una delle più estese violazioni dei diritti umani, poiché costituisce il principale ostacolo al raggiungimento della parità dei sessi, del godimento dei diritti fondamentali, nonché dell’integrità fisica e psichica. Davanti al muro di indifferenza con cui il governo ha affrontato in questi anni il tema Forza Italia non ha mai abbassato la guardia e anzi, ricordiamo che durante i governi Berlusconi abbiamo messo in campo una serie di misure efficaci, promuovendo e incentivando le campagne di prevenzione e le politiche di assistenza. Da parte dei governi di sinistra, invece, abbiamo registrato una totale assenza di strategia: basti pensare che per circa tre anni è mancato un interlocutore istituzionale unico, con delega relativa alle politiche delle pari opportunità, e che da quando la delega è stata assegnata non si sono registrati progressi. Oggi chiediamo al governo una serie di impegni: dare contezza sulle tempistiche di attuazione del nuovo Piano nazionale contro la violenza, informare il Parlamento sui costi della violenza – sia in termini economici e sia in termini sociali – garantire ulteriori stanziamenti da erogare ai centri antiviolenza e alle case rifugio, e assumere le opportune iniziative volte a eliminare le disparità regionali e locali sulla disponibilità e la qualità dei servizi di protezione per tutte le donne vittime di violenza. Se davvero la volontà del governo è quella d’intervenire seriamente, lo dimostri. Noi lo aspettiamo alla prova dei fatti.
Bolkestein, Forza Italia contraria a esproprio proletario del Governo
Forza Italia è contraria al provvedimento che stiamo così frettolosamente analizzando qui in Aula. Un provvedimento che riordina un comparto solo nel nome, ma che di fatto mette in ginocchio, attraverso un esproprio proletario, un segmento industriale strategico per il nostro Paese, fatto di circa 30mila imprese per lo più a conduzione familiare. Un settore che da solo dà lavoro a oltre 1 milione di persone. Avremmo preferito discutere in modo più ampio e articolato una materia così delicata e complessa, prorogando nel frattempo le attuali concessioni per consentire alle nostre imprese di tornare a operare e investire con serenità – altri paesi dell’Ue, a cominciare dalla Spagna, si sono mosse in questa direzione con successo. Sembra invece che il governo italiano, in nome della cosiddetta direttiva Bolkestein, abbia fretta di mettere all’asta un modo di fare impresa che invece è un modello imprenditoriale di successo. Un governo cui sembra far difetto la capacità, o forse la volontà, di difendere l’interesse e le peculiarità del nostro Paese.
Legge elettorale: rapida approvazione Senato e al voto il prima possibile
Ieri l’Aula di Montecitorio ha responsabilmente dato il via libera alla nuova legge elettorale, restituendo al Parlamento quella centralità di legislatore che gli è propria. Un testo che, scontentando un po’ tutti i partiti, rappresenta la migliore mediazione possibile tra le forze politiche che si sono impegnate a redigerlo. Forza Italia ha come sempre tenuto fede agli accordi e ha coerentemente votato la legge durante lo scrutinio finale. L’auspicio, adesso, è quello di una rapida approvazione anche in Senato, in modo da andare il prima possibile alle urne riconsegnando agli italiani un Parlamento forte e, soprattutto, un governo e una maggioranza sicuramente di centrodestra.